Kazakhstan, si indaga dopo lo schianto dell’aereo dell’Azerbaigian con 38 morti
Vatican News
È stata giornata di lutto nazionale oggi, 26 dicembre, per gli azeri per la sciagura aerea avvenuta ieri in Kazakhstan dove si è schiantato un aereo della Azerbaijan Airlines in volo dalla capitale Baku alla città russa di Grozny. Delle 67 persone a bordo, 38 sono rimaste uccise. Il velivolo, un Embraer 190, per motivi non chiari era stato costretto a deviare la sua rotta andandosi poi a schiantare mentre tentava di atterrare ad Aktau. Alcuni filmati mostrerebbero il velivolo in forte discesa ed esplodere in una palla di fuoco.
L’ipotesi del missile russo
In Azerbaigian, le bandiere nazionali sono state abbassate in tutto il Paese, il traffico si è fermato a mezzogiorno e le navi e i treni hanno suonato le loro sirene. Il presidente del Paese Ilham Aliyev ha dichiarato in televisione che a costringere l’aereo a cambiare la rotta sarebbero state le condizioni meteorologiche, mentre fonti governative, avrebbero dichiarato ad organi di stampa che ad aver causato lo schianto sarebbe stato un missile terra-aria dei sistemi di difesa russi, ipotesi peraltro avvalorata da diversi commentatori. Le autorità kazake, azere e russe starebbero indagando sull'incidente. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che “sarebbe sbagliato fare ipotesi prima che gli investigatori abbiano emesso il loro verdetto”.
La Nato ha chiesto un'indagine "approfondita" sull'incidente.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui