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Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin  (AFP or licensors)

Trump chiede di incontrare Putin, da Pyongyang nuove armi a Mosca

Il presiedente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato che desidera incontrare al più presto il presidente russo, Vladimir Putin con l’obiettivo di porre fine alla guerra in Ucraina. Intanto, la Corea del Nord si prepara ad inviare nuove armi e soldati al fronte

Silvia Giovanrosa – Città del Vaticano

“Porre fine alla guerra è una delle cose che voglio fare più rapidamente”, ha detto il presidente in pectore degli Stati Uniti, Donald Trump, durante un comizio in Arizona. Il nuovo capo della Casa bianca, dunque, stando alle dichiarazioni riportate dai media americani, starebbe preparando il terreno per un incontro con Vladimir Putin, che potrebbe avvenire già all’inizio del suo mandato. Lo stesso capo del Cremlino, alcuni giorni fa, si era detto pronto ad un faccia a faccia con il nuovo presidente Usa. Dal governo di Mosca, tuttavia, è arrivata nelle ultime ora la precisazione per cui non ci sarebbe al momento alcun incontro programmato.

Nuove truppe ed armi da Pyongyang

Secondo alcune dichiarazioni dell’esercito sudcoreano, la Corea del Nord starebbe preparando ulteriori truppe ed armi da inviare in ausilio a Mosca. I nuovi uomini andrebbero a rimpiazzare le consistenti perdite subite dalle forze militari di Pyongyang durante gli ultimi mesi, ovvero dall’inizio del sodalizio bellico tra i due Paesi. I servizi segreti sudcoreani hanno altresì riferito che, dei 12.000 soldati nordcoreani inviati al fronte, almeno 1000 avrebbero perso la vita e altrettanti sarebbero rimasti feriti nei combattimenti. Inoltre, la stessa fonte ha informato che altre forniture d’armi sarebbero in arrivo a Mosca, tra cui un tipo di drone esplosivo sviluppato recentemente. Attualmente i missili prodotti dalla Corea del Nord costituirebbero quasi un terzo dei missili balistici lanciati dalla Russia contro l'Ucraina.

Sul terreno

Nella notte di oggi, lunedì 23 dicembre, le difese aeree dell'Ucraina hanno distrutto 47 droni lanciati dalla Russia. Secondo quanto riportato dalle autorità di Kyiv, altri 25 droni russi sono stati messi fuori uso, grazie ad operazioni di disturbo elettronico. Inoltre, la direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa dell'Ucraina (Gur), ha reso noto che un vasto incendio ha interessato nelle ultime ore un magazzino contenente componenti per droni Shahed, nella zona di Alabuga, a più di mille chilometri dall'Ucraina. Si ritiene che lo stabilimento di assemblaggio degli Shahed, sia una struttura chiave per la produzione di droni russi. Le autorità ucraine non hanno ancora rivendicato esplicitamente quanto accaduto. L'operazione s'inserisce nella strategia che ha portato all'attacco ucraino di sabato scorso nella città russa di Kazan, a oltre mille chilometri dal confine tra i due Paesi. 

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23 dicembre 2024, 11:44