Francesco: festeggiamo la data del nostro Battesimo come un nuovo compleanno

Nell'Angelus della festa che celebra il Sacramento impartito a Gesù da Giovanni Battista, il Papa riflette sui tratti umani del volto e della voce, che il Signore sceglie per dialogare con i suoi figli. "Io mi sento amato e accompagnato da Dio?", è la domanda che invita ciascuno a porsi

Edoardo Giribaldi – Città del Vaticano

Sono il volto e la voce, i due tratti tipicamente umani che Dio sceglie per entrare in dialogo con i suoi figli. Amati, tutti, in una vita nuova che inizia nel giorno del Battesimo. Nell'Angelus della festa che celebra quello di Gesù, oggi, 12 gennaio, Papa Francesco invita i fedeli radunati in Piazza San Pietro a fare tesoro e memoria di questo evento, festeggiandolo come "un nuovo compleanno".

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"Con l'anima nuda e i piedi nudi"

Dopo la celebrazione dei battesimi di questa mattina in Cappella Sistina, Francesco riflette sull'atteggiamento di profonda umiltà mostrato da Gesù nell'unirsi "al suo popolo" per ricevere il Sacramento da Giovanni Battista. Lo riassume citando un inno liturgico a lui caro: "con l'anima nuda e i piedi nudi".

E quando Gesù riceve il Battesimo, si manifesta lo Spirito

Accompagnati dal volto e dalla voce di Dio

"Il volto e la voce", sono i due elementi che compongono tale Epifania. Rivelandosi "Padre attraverso il Figlio", Dio stabilisce un terreno "privilegiato" per dialogare con i suoi figli, spiega Francesco. La loro comunione è accompagnata da un secondo "segno": il prendere parola per affermare "Tu sei il Figlio mio, l'amato".

I pellegrini radunati in Piazza San Pietro per l'Angelus
I pellegrini radunati in Piazza San Pietro per l'Angelus

Ricordare il proprio battesimo

Il Papa invita a porsi alcune domande: "Ci sentiamo amati? Io mi sento amato e accompagnato da Dio o penso che Dio è distante da me? Siamo capaci di riconoscere il suo volto in Gesù e nei fratelli? E siamo abituati ad ascoltare la sua voce?" L'ultimo quesito è dedicato alla data del proprio Battesimo. Ricordarla è "molto importante", al punto che il Papa impartisce una sorta di "compito" da svolgere a casa: chiederla ai propri genitori o ai padrini e madrine

E festeggiare la data come un nuovo compleanno: quella della nascita propria nello Spirito di Dio. Non dimenticatevi!

Dopo la preghiera, il Papa saluta "romani e pellegrini" presenti in piazza. Tra di essi, "gli studenti di Olivenza, in Spagna, e i membri della Famiglia dei Discepoli con i laici che lavorano nelle case dell’Opera di Padre Semeria e Padre Minozzi".

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12 gennaio 2025, 12:30

L’Angelus è una preghiera recitata in ricordo del Mistero perenne dell’Incarnazione tre volte al giorno: alle 6 della mattina, a mezzogiorno e alla sera verso le 18, momento nel quale viene suonata la campana dell’Angelus. Il nome Angelus deriva dal primo versetto della preghiera – Angelus Domini nuntiavit Mariae – che consiste nella lettura breve di tre semplici testi che vertono sull’Incarnazione di Gesù Cristo e la recita di tre Ave Maria. Questa preghiera è recitata dal Papa a Piazza San Pietro a mezzogiorno la domenica e nelle Solennità. Prima della recita dell’Angelus, il Pontefice tiene anche un breve discorso prendendo spunto dalle Letture del giorno. Seguono i saluti ai pellegrini.
Dalla Pasqua fino a Pentecoste, al posto dell’Angelus viene recitato il Regina Coeli, che è una preghiera in ricordo della Risurrezione di Gesù Cristo, al termine della quale viene recitato il Gloria per tre volte.

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