Giubileo, i Cavalieri di Colombo donano un nuovo van di trasmissione mobile
Christopher Wells - Città del Vaticano
Si è svolta nella mattinata di oggi, 21 dicembre, la cerimonia di inaugurazione di un nuovo van di trasmissione mobile donato al Vaticano dai Cavalieri di Colombo in vista del Giubileo. Presenti, oltre al cavaliere supremo dell'organizzazione statunitense di servizio fraterno, Patrick Kelly, e al prefetto del Dicastero per la Comunicazione, Paolo Ruffini, anche il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei santi, che ha benedetto il furgoncino.
Trasmettere i racconti dal Vaticano, "cuore della nostra Chiesa"
Dopo avere espresso la sua gratitudine ai Cavalieri per il dono, Ruffini ha detto che il nuovo veicolo è pronto per "trasmettere le immagini dal Vaticano, il cuore della nostra Chiesa cattolica". Nello specifico, il van servirà per raccontare il Giubileo e il "pellegrinaggio di speranza" di ciascuno. "Una speranza che è radicata nella fede", ha aggiunto il prefetto, specificando come il dono sia stato reso possibile dalla consapevolezza comune "dell'importanza della comunicazione”.
Il quarto furgone donato dai Cavalieri di Colombo
Da parte sua, il cavaliere supremo Kelly ha fatto notare che questo è il quarto furgoncino per le trasmissioni donato al Vaticano dai Cavalieri, sottolineando l'importanza di “diffondere il messaggio del Santo Padre, il messaggio della Chiesa nel mondo, specialmente nell'Anno Giubilare”.
Tecnologie di primo ordine per raggiungere il mondo intero
Ai media vaticani a margine dell'evento, Kelly ha aggiunto che per l'organizzazione è "un onore potere fornire un furgone come questo", dotato di "una tecnologia di prim'ordine", in grado "di raggiungere tante persone che potrebbero non avere mai la possibilità di venire a Roma”. Con la nuova unità di trasmissione, ha aggiunto, è possibile portare la voce del Papa e gli eventi del Giubileo a persone di tutto il mondo.
Il legame tra i Cavalieri e la comunità ecclesiale
Kelly ha inoltre sottolineato la solidarietà che i Cavalieri di Colombo hanno constantemente mostrato nei confronti dei vescovi e dei sacerdoti della Chiesa, e soprattutto la “fortissima unione” con i Papi. “Questo fa parte di ciò che i Cavalieri di Colombo sono: essere in unità con Roma e in unità con la comunità ecclesiale, corresponsabili della missione della Chiesa’".
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